Immagini da un tempo parallelo

Il concetto di ucronia — la costruzione di scenari alternativi a partire da deviazioni minime della storia — offre la possibilità di interrogare la linearità del tempo e di aprire a universi paralleli, simili al reale ma sottilmente differenti. Si tratta di un esercizio critico che non mira a falsificare il passato, bensì a rivelarne le potenzialità latenti, gli snodi in cui la narrazione avrebbe potuto assumere altre forme.

All’interno di questa prospettiva si inserisce il progetto Tamed Archive-ucronie di Danilo Torre, che nasce da un archivio “ondivago e randagio”: un insieme eterogeneo di materiali visivi smarriti, dimenticati, sopravvissuti al tempo senza una collocazione precisa. L’artista interviene su questi frammenti di memoria collettiva e privata, trasformandoli e restituendoli al pubblico in una nuova forma, capace di generare narrazioni inedite.

Le immagini — provenienti da archivi impossibili, antiche lastre di vetro o ingrandimenti fotografici — vengono sottoposte a un processo di stampa in cianotipia artigianale, tecnica storica che evoca l’idea di blueprint, ossia progetto e traccia al tempo stesso. Questo procedimento accentua il carattere sospeso delle immagini, che sembrano provenire da un tempo fuori dal tempo, pronte a innestarsi in una dimensione parallela.